“Occorre passare dalle proteste alle proposte. Regione Lombardia sta dalla parte del territorio”, parlano così i consiglieri regionali Emanuele Monti e Andrea Monti in riferimento all'ospedale di Saronno.
“Il presidio ha due problemi da anni: uno infrastrutturale e uno sul personale. Riguardo al problema infrastrutturale siamo riusciti ad intervenire con importanti investimenti per un totale di 20 milioni di euro. In poco tempo sarà rimesso interamente a norma e potrà contare su una dotazione tecnologica all’avanguardia", spiega il presidente della Commissione Sanità che aggiunge: "Riguardo al personale, va detto che ci sono stati numerosi bandi andati deserti, dopo anni di tagli dove il presidio è stato indebolito. Abbiamo sempre affrontato questi problemi con i sindaci e le realtà locali. Avevamo istituito presso l’ATS Insubria una cabina di regia per avere una sinergia e un’interlocuzione costante fra territorio e direzione sanitaria. Bene che l’iniziativa continui e che alcuni sindaci del territorio si stiano ancora interessando. Ora serve però passare dalle proteste alle proposte. In questi giorni ho incontrato molti operatori sanitari che lavorano a Saronno. Serve aprire una riflessione seria sugli azzonamenti: Saronno può avere sinergie venendo collocato in altre ASST del territorio, proprio per la caratteristica della città di essere in mezzo a molte realtà amministrative. Un nuovo azzonamento potrebbe portare nuovi benefici con risorse nuove e attrattività nei bandi per il personale più appetibili. Per questo ho chiesto alla vicepresidente Moratti di seguire insieme questa partita e di istituire un tavolo tecnico con i direttori generali delle aziende ospedaliere del territorio per valutare gli aspetti positivi e negativi di un eventuale collocamento dell’ospedale di Saronno nelle rispettive aziende. Dopodiché presenteremo i risultati di queste interlocuzioni in Commissione Sanità al Pirellone. Abbiamo già fissato ad inizio marzo un’audizione dei sindaci, trasmessa in diretta streaming, per condividere una proposta di rilancio. Dobbiamo avere una visione strategica e questo può essere l’avvio di un nuovo percorso”.
“Il percorso tracciato sono sicuro che potrà dare ulteriore slancio all’ospedale di Saronno. Insieme ai sindaci delle Groane, pur non rappresentando territori afferenti all’ASST Valle Olona, siamo particolarmente interessati alla questione, vista la posizione strategica della città, che è a cavallo di quattro province. Siamo reduci da un percorso del tutto simile come la modifica dei confini dell’ASST Monza e l’inserimento di Desio nella nuova ASST Brianza. Durante questo periodo abbiamo toccato con mano come i cittadini non guardino i confini amministrativi quando si tratta di bisogni sanitari, motivo per cui tanti brianzoli hanno come riferimento Saranno. Ciò non significa che il confine non sia determinante ai fini della mission delle nostre strutture ospedaliere. Veniamo da mesi di polemiche pretestuose, duranti i quali Regione Lombardia era accusata di voler chiudere Saronno. Non è mai stata nostra intenzione, anzi, i 20 milioni di euro di investimenti dimostrano il contrario. In ottica di miglioramento degli standard erogativi, vale la pena valutare lo spostamento di Saronno sotto un’azienda. Il territorio si aspetta risposte e il coinvolgimento dei sindaci, a prescindere dalla propria collocazione politica, dei tecnici e degli operatori sanitari va proprio in questa direzione. Vogliamo rilanciare il presidio e oggi inizia un percorso che va al di là della politica, visto che durante la campagna elettorale di Saranno qualcuno ha cavalcato strumentalmente la questione. Anche sulla medicina territoriale abbiamo assistito a troppe speculazioni politiche e a slogan ma poi bisogna passare dalle parole ai fatti se si vuole aumentare l’offerta sanitaria. L’interlocuzione con la vicepresidente, Letizia Moratti, dimostra che c’è una coesione politica forte per rilanciare il presidio anziché chiuderlo come qualcuno vuol far credere”.
aggiunge il consigliere regionale Andrea Monti.
Presenti anche alcuni sindaci del saronnese tra cui Paolo Pavan, primo cittadino di Rovello Porro, che si è detto fiducioso per il percorso tracciato.