(Adnkronos) - Tra campo e mercato. La Serie A, dopo 21 giornate, non ha ancora espresso verdetti definitivi, ma ha lasciato a ogni squadra indicazioni chiare. I club italiani sono entrate nel mercato di gennaio per colmare assenze e partenze pesanti, ma anche con l'obiettivo di rinforzare le proprie rose per inseguire con maggior forza gli obiettivi stagionali. E se il mercato di riparazione, che quest'anno ha posticipato la sua chiusura al 3 febbraio, è un fastidio per molti allenatori, per alcuni dirigenti è l'occasione di completare l'opera iniziata in estate, così come, per qualche giocatore, di aumentare il minutaggio o esplorare le proprie opzioni. Ogni squadra ha esigenze diverse sul mercato. L'Inter è una macchina rodata che non sembra aver bisogno di innesti a gennaio, ma deve fare i conti con calciatori che non stanno trovando lo spazio che si aspettavano. Il futuro di Davide Frattesi rimane un'incognita: Simone Inzaghi vorrebbe tenerlo, lui vuole giocare di più e le sirene provenienti da Roma suonano forti. I giallorossi di Ranieri puntano a raddrizzare una stagione nata storta, intervenendo sul mercato per alzare il livello della squadra e mettere le basi per il futuro. Un "figlio di Roma" come Frattesi, parole di Ghisolfi, sarebbe accolto a braccia aperte da piazza e allenatore, ma richiederebbe uno sforzo economico che i Friedkin, in questo momento, non sembrano disposti a sostenere. E allora ecco, intanto, Gollini, in arrivo dall'Atalanta dopo la prima parte di stagione al Genoa, come secondo portiere e Rensch, terzino dell'Ajax. Operazioni mirate e soprattutto low cost. Il Napoli deve fare i conti con l'inaspettata partenza di Kvaratskhelia, volato al Paris Saint-Germain, e tutte le strade portano a Garnacho, esterno argentino del Manchester United. Gli inglesi sparano alto (60 milioni), gli azzurri continuano a trattare e sperano di piazzare l'affondo decisivo, per alimentare le speranze scudetto di un popolo in festa dopo il successo nello scontro diretto con l'Atalanta. Proprio la Dea, ora a -7 dalla vetta, potrebbe puntare un colpo low cost in difesa, dove Gasperini dovrà rinunciare a Kossounou, ko per i prossimi tre mesi. Gli infortuni sono stati un fattore anche nella stagione, fin qui in chiaroscuro, della Juventus. Giuntoli ha piazzato i colpi Alberto Costa e soprattutto Kolo Muani, in prestito dal Paris Saint-Germain, ma deve ancora sostituire Bremer, infortunatosi a inizio stagione, e sta sondando diverse piste per la difesa, tra cui quella che porta a Lloyd Kelly del Newcastle. Il Milan spera di rialzare il morale di un ambiente sconfortato dopo la sconfitta dell'Allianz Stadium chiudendo l'arrivo di Kyle Walker dal Manchester City, che per sostituirlo punta Cambiaso dalla Juve, già nei prossimi giorni, con uno tra Calabria ed Emerson Royal che potrebbe partire, mentre sembra essersi raffreddata la pista che porta a Marcus Rashford. La Lazio, in piena corsa Champions, ha già accolto Ibrahimovic dal Bayern Monaco e lavora per un colpo a centrocampo, con Casadei, Fazzini e Belahyane in corsa. La Fiorentina ha ufficializzato Folorunsho dal Napoli e aspetta l'occasione giusta negli ultimi giorni di mercato, proprio come il Bologna. In zona retrocessione il ricchissimo Como è scatenato e dopo gli arrivi di Diao e Coqueret ha annunciato anche la firma di Dele Alli. E chi, per parlare di questo mercato di gennaio, meglio di Walter Sabatini? "Il calciomercato invernale è sempre una sessione strozzata, dove è difficile fare operazioni perché spesso si ha poco tempo e poche risorse. Tutte le squadre di questa Serie A però sono migliorabili e infatti molte stanno intervendo", dice l'ex direttore sportivo di, tra le altre, Inter e Roma all'Adnkronos. "Kolo Muani ad esempio è una scelta giusta per la Juventus, che sta facendo fatica ad arrivare in porta e trovare il gol. Qualcosa andava fatto in quella zona di campo e lui è un profilo adatto alla squadra". Un colpo in attacco era necessario soprattutto considerando le difficoltà di Dusan Vlahovic, che fatica a trovare gol e soprattutto continuità di rendimento: "Onestamente non penso che il problema sia Vlahovic. Lui rimane comunque un’opzione importante, ma se non segna diventa un problema". Il Napoli deve fare i conti con la cessione di Kvaratskhelia: "Non credo che il suo addio sposti gli equilibri del campionato. Se il Napoli lo sostituisce con un profilo pronto la squadra rimane forte. Queste sono operazioni che una società deve fare, perché l’azienda per rimanere competitiva ha anche bisogno di liquidità e di fare delle plusvalenze. Certe cifre non si possono rifiutare", ha spiegato Sabatini, non convinto però dai nomi che circolano, Garnacho in primis: "Ho letto alcuni nomi accostati al Napoli come possibili sostituti di Kvara, ma penso che nessuno sia veramente adatto a raccoglierne l’eredità". Una battuta anche sul Milan: "Loro hanno bisogno di giocatori competitivi, che possano alzare il livello della squadra. Rashford è un calciatore sicuramente forte, ma molto discontinuo, non so che garanzie potrebbe dare in questo momento. Al Conceicao servirebbe un calciatore come Giroud, specialmente in attacco. Un giocatore dal rendimento assicurato, che sia una certezza come lo era il francese". Sempre più squadre italiane guardano alla Premier League non solo come modello da seguire, ma anche sul mercato: "La Premier viene considerata il miglior campionato del mondo, ma per me il migliore rimane la Serie A, soprattutto a livello tattico", ha detto Sabatini, che poi ha spiegato perché molte squadre vadano ad acquistare giocatori in Inghilterra: "loro sono superiori da un punto di vista fisico, questo è il motivo per cui vanno spesso a pescare giocatori dalla Premier, per la differenza di intensità che riescono a dare nel nostro campionato, che spesso fa la differenza". (di Simone Cesarei) ---sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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Calciomercato, cosa serve alla Serie A? Sabatini: "Kolo Muani bel colpo. Giusto vendere Kvara"
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Redazione Rete55
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