(Adnkronos) - Quattro anni fa l'America e il mondo intero dovettero aspettare cinque giorni prima della proclamazione della vittoria di Joe Biden alle elezioni, con tutte le conseguenze che ne derivarono. Ma quest'anno, scommettono gli esperti, i risultati del duello all'ultimo voto tra Kamala Harris e Donald Trump potrebbero arrivare più velocemente, anche se molto probabilmente non nella notte elettorale. "Le cose potranno essere diverse, non voglio pronunciare le ultime parole famose, ma sarei sorpreso se il processo fosse lungo come nel 2020", ha dichiarato a The Hill Qinn Yeargin, docente della Michigan State University, ricordando che nelle elezioni del 2020 si registrò una percentuale record di voto per posta a causa del Covid - il 43% di tutti i voti rispetto al 20-25% delle precedenti elezioni - e gli stati americani non erano pronti a gestirlo. Ora però gran parte degli stati americani, in particolare gli stati chiave che hanno in mano le sorti del duello elettorale, hanno aggiornato e velocizzato le procedure per lo spoglio dei voti per posta. Quattro anni fa, infatti, la maggior parte degli stati vietava di aprire e controllare la validità dei plichi contenenti i voti prima dell'Election Day. Da qui gli enormi ritardi nello spoglio. "Il volume così consistente richiese una significative quantità di tempo per gestire questi voti, aprendo le porte ad una proliferazione di teorie del complotto", aggiunge Yeargin, riferendosi alle accuse di brogli di Donald Trump. Anche quest'anno è prevista una percentuale alta di voto per posta, ma quasi tutti gli Stati ora permettono di aprire e controllare la validità dei voti per posta prima dell'Election Day, spiega Chris Mann, del Center for Election Innovation & Research. Il processo di controllo comprende la verifica della firma degli elettori e le altre informazioni scritte sulla busta che contiene la scheda, per poi procedere a preparare i voti ritenuti validi per essere letti dalle macchine elettorali. "La parte che prende più tempo è quella della verifica dei plichi che contendono la scheda, per assicurarsi che sia valida e completa, con tutte le informazioni per verificare l'identità dell'elettore", aggiunge Mann. Tra gli stati chiave, Michigan, Nevada - dove la maggioranza degli elettori vota per posta - Arizona, Georgia e North Carolina permettono di processare prima dell'election day il voto per posta. In Arizona si stanno processando i voti per posta man mano che arrivano, in Georgia si è iniziato a farlo dal 21 ottobre e i voti per posta vengono accettati fino alla chiusura dei seggi domani. Anche Michigan si è iniziato ad aprire i plichi con i voti per posta dal 28 ottobre, mentre le buste verranno accettate fino alla fine dell'election day. Anche in Nevada i voti per posta vengono processati man mano che arrivano, e verranno quello arrivati entro il 9 novembre, basta che il timbro postale provi che siano stati inviati entro l'election day. In North Carolina invece i voti per posta devono arrivare entro domani, ma si è iniziato a processarli già da ottobre. Ci sono però due Stati chiave che non hanno anticipato l'apertura dei plichi con i voti per posta che inizierà solo con l'apertura dei seggi domani: il Wisconsin e, cosa ancora più importante, la Pennsylvania, il più cruciale degli stati chiave, dove quindi si prevede ci saranno ritardi nello spoglio dei voti per posta. Intanto negli Stati Uniti sono 78 milioni gli americani che hanno già votato. Secondo i dati, aggiornati alle 5.30 di ieri mattina, diffusi dall'Election Lab dell'University of Florida, oltre 42milioni di elettori hanno votato in anticipo nei seggi, negli Stati che offrono questa possibilità, mentre oltre 35 milioni hanno inviato il loro voto per posta. ---internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
ULTIMA ORA
- Trump, la rivelazione choc in un audio di Epstein: "Amava andare con le mogli di amici"
- Bel tempo su tutta Italia ma arriva il freddo (solo per pochi giorni): le previsioni meteo
- "Milioni di dollari per il rilascio degli ostaggi a Gaza", tentativo di Netanyahu?
- Ucraina, primo scontro con soldati Nordcorea. Zelensky: "Sono 11mila al confine"
- Elezioni Usa, per Harris-Trump spoglio più rapido del 2020: ecco perché
- Lazio-Cagliari 2-1: gol di Dia, Zaccagni segna su rigore
- Capotreno accoltellato, domani sciopero nazionale 8 ore personale ferrovie
- Fulmine sul campo di calcio, morto un giocatore in Perù
- Superenalotto, numeri combinazione vincente 4 novembre
- Parma-Genoa 0-1, gol di Pinamonti e colpo rossoblu
Elezioni Usa, per Harris-Trump spoglio più rapido del 2020: ecco perché
- Pubblicato il
Redazione Rete55
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009