La sconfitta di Tortona aveva portato alle scuse di mister Floris e di capitan Vitofrancesco. Dalle parole qualcuno ha deciso di passare ai fatti. A sorpresa ecco la risoluzione consensuale del rapporto con il Direttore Sportivo Antonio Montanaro.
La formula del comunicato d’addio è quella di circostanza: la società ha desiderato esprimere un sentito ringraziamento a Montanaro per il lavoro svolto durante questi mesi e gli augura una carriera ricca di soddisfazioni e successi sportivi.
La domanda da farsi è cosa sia successo per far scattare questa separazione.
Ad oggi la posizione di Floris è da considerarsi in dubbio non tanto nel breve periodo quando alla fine di una stagione che con o senza i playoff vede i biancorossi già pensare al futuro. L’assenza di un direttore sportivo preannuncia una prossima annata che vedrà ancora più centrale la figura di Giovanni Rosati dopo un anno che potremmo definire di apprendistato? Una cosa è certa a Varese si fatica a vedere un progetto tecnico che superi un singolo anno di vita: dalla fondazione del Città di Varese, non c’è attualmente un tecnico che ha finito una stagione completa, escluso Iori al primo anno in Terza Categoria, e nella passata stagione Corrado Cotta. Floris doveva essere il primo a impostare un progetto quantomeno biennale, ma le nubi si fanno grigie.
Una cosa è certa il Città di Varese senza Floris ripartirà da un’incognita in più. Anzi la domanda che dovremmo porci è: quali ragioni avrebbe Floris per restare a Varese? Non ha più un direttore con cui ha condiviso le ultime due stagioni, nel prossimo anno non dovrebbero migliorare le condizioni di un manto erboso del Franco Ossola spesso criticato da un allenatore che voleva una squadra tecnica. Potrebbe non esserci un mercato su misura come quello garantito da un direttore che conosce il suo modo di operare, anzi, visto che non c’è due senza tre, se l’addio di Montanaro altro non fosse che l’anticipazione di quello del tecnico pronto a seguirlo nella prossima avventura?