Il recente Consiglio Comunale del 31 luglio 2024 si è trasformato in un campo di battaglia politico, dove le divergenze sul futuro dell'ospedale cittadino hanno acceso gli animi. Luigi Galluppi, rappresentante del Centro Popolare Gallarate, ha rilasciato una dichiarazione, accusando l'Opposizione di disinformazione e demagogia.
Galluppi ha puntato il dito contro OCG (Opposizione Centro Gallarate), accusandoli di aver adottato una politica di "disinformazione, demagogia e confusione" che è stata “finalmente sconfessata” riguardo alla questione dell'ospedale cittadino. Secondo Galluppi, la posizione di OCG è passata da una difesa del vecchio ospedale Sant’Antonio “ al sì all’Ospedale di Beata Giuliana ma chiamandolo Nuovo e non Unico (!!!), all’ergersi a paladino del mantenimento delle funzioni sanitarie pubbliche a Gallarate (ma quali?) come se la loro presenza fosse minacciata (mentre invece è prevista anche dall’Accordo di Programma sul Nuovo Ospedale), per trovare l’apice della confusione nella petizione che, è ormai evidente, non si capisce cosa chieda davvero”.
Galluppi ha sottolineato come OCG "dice tutto e il contrario di tutto pur di apparire ‘contro’". Ha anche evidenziato l'incoerenza della petizione promossa dall'Opposizione, che, a suo dire, non chiarisce veramente le sue richieste. "È una politica che tenta di scimmiottare la peggior politica pentastellata", ha dichiarato Galluppi.
Non solo OCG è stato oggetto delle critiche di Galluppi. Anche il centrosinistra e +Gallarate sono stati attaccati per essersi accodati alla posizione di OCG, richiedendo un Consiglio Comunale straordinario che Galluppi ha definito privo di urgenza. Ha accusato il Partito Democratico di "appiattirsi totalmente sulle posizioni di OCG", sacrificando le proprie proposte per sostenere una mozione priva di contenuti concreti.
"Il PD ha scelto di bocciare alcune delle sue stesse proposte", ha affermato Galluppi, sottolineando come il partito abbia cambiato posizione sul destino dell'ex Sant'Antonio, tradendo le idee precedentemente avanzate, come la creazione di un quartiere innovativo e la riattivazione di servizi sanitari essenziali.
Nonostante la mancanza di unanimità, Galluppi ha evidenziato che il Consiglio ha approvato un documento significativo. Frutto di un "lavoro di confronto tra i gruppi di maggioranza e di approfondimento con persone competenti", il documento mira a definire un secondo Accordo di Programma con Arexpo, affrontando, per la prima volta, la sostenibilità economica del progetto di rigenerazione urbana.
"La Mozione consente al Comune di Gallarate di affrontare il confronto con Arexpo, Regione, ATS e ASST in modo chiaro ed efficace, senza alcun timore reverenziale", ha affermato Galluppi. Ha sottolineato che la mozione offre un chiaro atto di indirizzo per garantire che le esigenze della città siano rappresentate nel confronto con gli enti coinvolti.
Galluppi ha concluso la sua dichiarazione con un appello alla responsabilità politica, affermando che coloro che hanno votato contro la mozione "hanno perso una grande occasione per esprimere un atto di buona politica e di buona amministrazione". Ha invitato tutti a riflettere sulle scelte fatte e sulla responsabilità di fronte ai cittadini di Gallarate.