Un selfie ad incastrarli. Arrestati sei spacciatori, individuati durante le operazioni che hanno interessato negli scorsi mesi i boschi di Val Marchirolo, Valcuvia, Valtravaglia e Valganna.
Nei dettagli, le indagini hanno preso il via lo scorso 30 dicembre, quando è scoppiato un incendio a Montegrino Valtravaglia. Sette gli ettari di bosco divorati dalle fiamme.I carabinieri forestali, in quell’occasione, hanno individuato un bivacco utilizzato dagli spacciatori e hanno subito intuito che le fiamme fossero partite da lì.
E proprio lì le forze dell’ordine hanno trovato un telefono cellulare all’interno del quale erano archiviate delle fotografie che ritraevano gli spacciatori in posa, con numerose armi da fuoco. Partiti i primi appostamenti, il 9 gennaio scorso è stato arrestato un marocchino di 20 anni, che aveva trovato rifugio in una vecchia abitazione abbandonata in via Lugano a Luino. Il 25 gennaio, poi, è stato arrestato il suo complice, trovato in viale delle Forze Armate a Milano. Infine, il 19 marzo, è stato arrestato il terzo uomo, 40enne, trovato sempre a Milano, in via Carlo Bazzi, nascosto sul tetto di un condominio.
Importante anche il ritrovamento di un’auto. Un’Audi A3, intestata a un prestanome pregiudicato di Milano e utilizzata da un gruppo di spacciatori marocchini. Nel cruscotto della vettura è stato ritrovato un altro telefono cellulare, contenente nuove fotografie, sempre di spacciatori, con in mano armi e droga.
Nuovamente al lavoro, il 15 marzo, i carabinieri di Luino e delle stazioni Carabinieri Forestali di Cunardo, Laveno Mombello e Arcisate, hanno dunque fermato e arrestato in Località Boarezzo di Valganna altri tre cittadini marocchini che vivevano in un baracco per cacciatori. Due già destinatari di misura restrittiva, e il terzo arrestato in flagranza di spaccio di stupefacenti e di detenzione illecita di armi. Sono stati sequestrati - nell’occasione - un fucile a canne mozze, una carabina Flobert, cartucce, oltre 100 grammi di cocaina, eroina ed hashish.