La paura, l’ansia di vedere la propria casa finire sott’acqua. Questi i sentimenti il giorno dopo l’esondazione del Lanza alla Folla di Malnate dove restano il fango e soprattutto una montagna di beni ormai da buttare, ancora una volta. Tutti al lavoro per ripulire quello che si può con la rabbia di chi vorrebbe una soluzione. Dito puntato sulla diga Gurone che salvaguarda chi c’è a valle, rischiando di fare allagare a monte e su alcuni lavori che oggi impediscono all’acqua di defluire.
ULTIMA ORA
- Ungheria chiede la revoca della sua immunità, Ilaria Salis: "Il Parlamento difenda i miei diritti"
- Razzismo, Consiglio d'Europa contro Forze dell'ordine italiane. Meloni: "Sono ingiurie"
- Ferrari, Minardi punta sul rosso dopo Gp di Austin: "Bis in Messico è possibile"
- Alimentazione, lo studio: "La ricerca del gusto guida le scelte di acquisto per il 94% degli italiani"
- Ramazzotti-Virzì, dopo lite ritirate le querele: procura chiede archiviazione
- "In Italia dibattito pubblico sempre più xenofobo", l'allarme del Consiglio d'Europa
- Sanità, liste attesa 'lumaca': per esame o visita si aspetta anche un anno e mezzo
- Tpl, Depperu (Assrtra): "In Sardegna rendere omogenei i servizi di trasporto pubblico"
- Guasto sulla linea ferroviaria Torino-Genova: ritardi e cancellazioni
- Ia, a Torino al via Festival Multiverso tra sfide etiche e opportunità big-tech
Malnate: La voce della Folla: “Non dormiamo la notte”
Una mattina di lavoro nel borgo malnatese: “L’acqua a un metro e mezzo, tutto da buttare”
- Pubblicato il
Mattia Andriolo
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009