Petizione Fontanili, Gnocchi: "Non è ancora finita"

“E’ una questione di principio, o meglio, di diritto”, secondo Massimo Gnocchi di OCG “portare la prima petizione a Gallarate sul tavolo del consiglio comunale, per difendere un istituto di partecipazione popolare”. L’esponente della minoranza non si arrende.

La petizione per il rilancio e la tutela dell’area verde dei Fontanili divide ancora la politica gallaratese. Il sindaco Andrea Cassani ha dichiarato di "aver fatto tutto quanto richiesto nel rispetto dei 620 cittadini firmatari", come, ad esempio, aver convocato i sindaci di Besnate e Cavaria con Premezzo insieme al Parco del Ticino, Legambiente, Wwf e Fai, anche se al tavolo, ha specificato il primo cittadino, si sono presentate solo le istituzioni. Massimo Gnocchi di Obiettivo Comune Gallarate, parte proponente e promotore insieme a Rita Morlino della prima petizione popolare a Gallarate non ci sta. “Sulla proposta dei consiglieri – sostiene Gnocchi- il sindaco non ha letto bene, evidentemente. Perché si tratta di adeguare il regolamento, errato in alcune parti, al dettato statutario che non è derogabile. E questo è compito del consiglio comunale che in tal senso è sovrano e decide". E poi incalza ancora Gnocchi: "Sulla petizione dei Fontanili che ha fatto emergere anche questo problema normativo da risolvere, dico da firmatario della stessa, che il sindaco dovrebbe rendere conto ai firmatari e, in primis, alla proponente di ciò che fa e non aspettare altre ragioni per raccontarlo. Inoltre le paventate assenze di associazioni invitate al suo tavolo sono naturalmente da verificare e non solo quelle".

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