Una stagione ampia, fitta, ricca, ma soprattutto aperta, variegata e di qualità.
Il Teatro Sociale di Busto Arsizio riparte ad ampie falcate, con 5 temi di riferimento, che chiediamo a Daniele Geltrudi di elencarci: "Lirica, Sinfonica, Prosa, Eventi Speciali e produzioni rivolte ai più giovani".
Un anno cruciale, sentenzia il presidente Luca Galli (in sala con due consiglieri, Gianfranco Bottini e Danilo Guerini Rocco), che non solo scommette, ma rilancia, con un occhio alla tradizione del palco e un altro al coinvolgimento dei giovani e delle nuove proposte.
Onore al merito a chi ci ha creduto, a chi non ha mollato nemmeno con il lockdown e le sale sprangate, a chi ha investito nella cultura, anziché arrendersi. Commenta il presidente di Fondazione Comunitaria del Varesotto, Maurizio Ampolini: "Il Sociale rischiava di fare la fine del suo omologo varesino, fortunatamente Busto ha dimostrato più coraggio".
A Busto, aggiunge l’assessore Manuela Maffioli, la Cultura non si è mai fermata. Anzi, continua ad alzare l'asticella delle sue ambizioni.