"Viviamo l'epoca del brutto, condannati a promuovere sul campo opere insensate e talvolta persino sgradevoli, in una visione dell'Arte che non ha più rapporti con la Bellezza, ma solo con la ridondanza mediatica e la logica della Finanza".
Così Angelo Crespi, ospite del Premio Chiara, presenta il suo ultimo libro, "Nostalgia della Bellezza". Non un inno passatista, ma, al contrario, il desiderio di invertire la rotta. "Di questo passo - spiega - il nostro presente non lascerà nulla di bello".