Come il filo di Arianna, che guida e conduce, Busto Arsizio lega il presente ai gloriosi trascorsi dell’impresa tessile, in parte ancora dinamica, in parte sublimata nella quotidianità scientifica e formativa del Centrocot, in parte impressa nei suoi tanti monumenti industriali, riassunti e narrati in quel Museo che proprio alla tradizione tessile dà lustro, risalto e continuità storica.
Dopo aver felicemente abbracciato la fiber art, l’amministrazione ritrova il filo del dopo covid e connette idealmente alcuni punti della città, con una serie di installazioni, tra cui le Prospettive di Daniela Frongia che portano e preludono al quartier generale.
Busto Arsizio, conferma l'assessore alla Cultura Manuela Maffioli, tiene dunque fede a una vocazione glocale: celebra la propria storia e, nello stesso tempo, stringe alleanza con Miniartextile, varcando i propri confini per fare sistema.