Una squadra di ragazzi che riflette sul concetto di Libertà.
Tema vasto, potenzialmente sconfinato, reso ancora più urgente e necessario dal lungo periodo di restrizioni, con il lockdown, le scuole chiuse, le interazioni limitate al perimetro di monitor e display.
Quest'anno i 31 finalisti del Premio Chiara Giovani non si sono limitati a dare fondo alla propria creatività, sono andati oltre, scavando in tutte le diverse declinazioni di ciò che significa essere liberi o, all'opposto, prigionieri. Di una malattia, di una paura, di una violenza, di un incubo, ma anche di un vestito poi comodo, elastico e a suo modo effimero come la spensieratezza.
Ospiti del Teatro di Sant'Ambrogio e intervistati da Bambi Lazzati e dal presidente della giuria giovani, Salvatore Consolo, alcuni dei finalisti hanno potuto illustrare peculiarità è dettagli del proprio racconto.
In attesa della premiazione, prevista la sera della finale a Villa Ponti domenica 17 Ottobre a partire dalle 17.