Può un disco presentarsi in 500 forme e linguaggi diversi? La risposta è sì e il merito è di Max De Aloe e Roberto Olzer, musicisti di primo piano e lungo corso, che hanno raccontato a modo loro il coprifuoco e più in generale la formula chiave della ripartenza.
Nasce così Una notte di Coprifuoco, registrato tutto d'un fiato, a Febbraio, in maniera artigianale, nella casa di Roberto in Val d’Ossola, senza alcun effetto speciale, fatta eccezione per il talento dei due artisti e la volontà condivisa di chiudere una pagina pesante e dolorosa per scriverne una nuova.
A dare manforte al progetto, 500 persone di ogni genere, età, provenienza, mestiere, dai bimbi delle scuole ai detenuti, casalinghe e professionisti. A loro il compito di rendere unica ciascuna copia con copertine diverse e veri e propri "messaggi in bottiglia": disegni e pensieri, poesie e racconti, aneddoti e ricette.
Un tesoro nascosto, che restituisce fisicità alla musica, impressa nell’ormai mitologico cd. E dona rinnovata centralità alla ricchezza umana più trascurata, fiaccata ed emarginata del momento: l’arte.