Una giornata memorabile, piena di emozioni, sfide e grandi sorrisi: così il gallaratese Michele Sanguine, a quasi 41 anni, da quando ne aveva 12 è affetto da distrofia muscolare di Duchenne, racconta il successo del Wheelchair GP da lui stesso ideato già nel 2015 e andato in scena al Big Kart di Rozzano: un vero gran premio con carrozzine sulla griglia di partenza, speaker e “ombrelline” in pista. Una trentina i concorrenti provenienti da tutta Italia.
“Anche se non posso muovermi, con la testa e con il cuore si possono organizzare eventi straordinari”, ha dichiarato Michele conosciuto anche con il nome di "Toro Seduto", data la sua passione per il rap. A supportarlo uno staff di circa quaranta volontari ma anche la famiglia e gli amici “oltre a un DJ eccezionale e a un presentatore bravissimo che hanno reso tutto ancora più speciale”.
Tra i momenti clou, l’esibizione della Fanfara del Terzo Reggimento Carabinieri di Milano che ha emozionato tutti suonando l’inno nazionale e la presenza della Lamborghini Huracán della Polizia di Stato come safety car ufficiale grazie alla Questura di Bologna. L’atmosfera è stata quella di un vero stadio: tantissimi i supporter che hanno animato la giornata con bandiere sventolanti e un tifo caloroso.
Il Wheelchair GP di Rozzano ha rappresentato non solo un momento di sport e divertimento, ma anche un forte messaggio di inclusione, dimostrando come passione, collaborazione e impegno possano abbattere ogni barriera.
“Ogni ostacolo è diventato uno stimolo. Sono felice di aver regalato sorrisi e emozioni vere ai miei amici in carrozzina”, ha concluso Sanguine, con il cuore pieno di gratitudine verso tutti coloro che hanno creduto in lui. “So che una giornata come quella di oggi è irripetibile, ma finché avrò forza, continuerò a impegnarmi per vivere e far vivere momenti così speciali”.