Gallarate: Giobia “fortunata”, oltre 1300 persone alla festa

Rogo e risotto rinnovano la tradizione all’oratorio di Arnate. La Giobia brucia bene, segnale di buon auspicio

All’oratorio di Arnate, il falò della Giobia rinnova la tradizione davanti a oltre 1300 persone. Prima del rogo, una lunga fila per il risotto con luganiga, nella pentola da Guinness dei Primati e preparato secondo la classica ricetta: quest’anno sono stati utilizzati 120kg riso, 60kg di salsiccia, 20kg burro e altrettanti di formaggio.
La legna bagnata dalla pioggia ha ritardato l’accensione ma le fiamme alte nel cielo sono state accolte come segnale di buon auspicio per l’anno che verrà.
“La vecchia signora è stata più clemente della Befana”, ha sottolineato il presidente della Pro Loco gallaratese, Vittorio Pizzolato, “ci ha permesso di svolgere questa manifestazione che si perde nella notte dei tempi”. Un evento amato non solo dai gallaratesi che si è svolto “anche quest’anno con l’ausilio dell’oratorio di Arnate ma soprattutto con il beneplacito di Don Paolo”.
Presenti il sindaco Andrea Cassani, rappresentanti della Pro Loco e dell’amministrazione comunale, insieme al prefetto Salvatore Pasquariello, ai rappresentanti religiosi come il prevosto, Don Riccardo Festa, per celebrare un evento che da anni rafforza e unisce la comunità.