Per la prima volta in Italia, vengono pubblicati gli "Hokusai manga" (cioè "Disegni liberi di Hokusai")
Questo tomo di più di 700 pagine, raggruppa le oltre 4000 stampe che Hokusai stesso raccolse in quindici volumi, tra il tra il 1814 e il 1878.
I soggetti sono i più vari: flora, fauna, paesaggi, figure umane, demoni e mostri vari, scene di vita quotidiana e raffigurazioni di motti e proverbi; la tecnica è quella della xilografia a tre colori. C'è tutto ciò che serve, insomma, per conoscere questo artista straordinario, eclettico ed eccentrico.
La lunga vita e la lunga carriera sono costellate di momenti avventurosi, viaggi, problemi familiari e aneddoti curiosi e bizzarri, che vengono qui raccontati e che arricchiscono l'apparato critico curato da Kazuya Takaoka. Ci appare un artista meticoloso e appassionato, attento a ogni dettaglio, a ogni sfumatura sia nella rappresentazione della natura sia in quella dell'animo umano.
Le opere di Hokusai e di molti suoi colleghi, in particolare le sue stampe ukiyo-e (l'arte giapponese del paesaggio) giunsero in Europa tra il 1850 e il 1870, e con esse scoppiò la moda del collezionismo di opere d'arte giapponesi.
Van Gogh, Monet, Manet, Degas, Renoir, Pissarro, Klimt e molti altri rimasero affascinati e colpiti dalle opere di Hokusai tanto che venne coniato il termine "giapponismo" per meglio definire l'influenza che l'arte giapponese ebbe su questi artisti.