Un’arte senza volto, perchè ognuno possa identificarsi. Un’arte senza volto, capace di raccontare la storia dell’uomo. Di ogni uomo. Le sue pene, le sue sofferenze, le sue gioie, i suoi sogni.
Il varesino Luca Venturelli espone una selezione delle sue opere allo spazio Leà di Milano. La mostra, intitolata Futuri Spaccati e che sarà inaugurata il 25 febbraio alle 18, arriva dopo un lungo percorso di studi e di approfondimento all’accademia di Brera, e desidera coinvolgere il visitatore, scuotere le sue emozioni, indurlo alla riflessione.
Non è un unico stile a caratterizzare l’arte di Venturelli, ma la perfetta fusione tra colori, linee, materiali. A fare da filo conduttore, l’eleganza del tratto. L'artista desidera esprimere i suoi pensieri in modo pacato, lasciando a chi osserva spazio e tempo per interpretare