Potente e simbolica la location che vede incontrarsi e stringersi idealmente i talenti di due grandi artisti del Novecento quali Floriano Bodini e Trento Longaretti.
E’ il Sacro Monte, dove il bodiniano Paolo VI dista pochi metri dalle vetrate dipinte dal Maestro di Treviglio, scomparso nel 2017, a Bergamo, all’età di 101 anni.
A celebrarne talento e percorso, due esposizioni in partenza in questi giorni e visitabili fino al 24 Aprile, con tanto di catalogo redatto da Carlo Pirovano e Nunzio Giustozzi.
E se il coinvolgimento del Museo Bodini di Gemonio affonda le radici in un motivazione facilmente intuibili, la scelta della scuola Manfredini e dell’impegno che ha coinvolto direttamente i suoi studenti è tutt’altro che casuale, come sottolineano la direttrice del Museo, Lara Treppiede, e la Coordinatrice Didattica del Liceo Artistico, Lorena Volontà.
Per il territorio, una grande occasione di riscoperta. Per le tante realtà pubbliche e private che promuovono e sostengono il progetto, una conferma del valore imprescindibile delle più estese sinergie. Per i giovani della Manfredini, un’esperienza diretta che si fa bagaglio, vissuto, immedesimazione e, quindi, autentica formazione.