Immagini suggestive che raccontano e celebrano 50 anni di attività della polizia di stato con le ali, 16 scatti dall’alto del celebre fotoreporter Massimo Sestini nella mostra itinerante, inaugurata questa mattina al terzo piano del terminal 1 all’aeroporto di Malpensa, alla presenza di autorità provinciali e locali e aperta fino al 31 maggio.
“Tra i compiti principali della Polizia di Stato, compreso il reparto volo”, ricorda Fabio Rizzo, dirigente della Seconda zona della Polaria, “non dimentichiamo l’importante attività, del soccorso pubblico”, concetto poi sottolineato anche dal prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello. Presenti anche il comandante del Secondo Reparto Volo di Milano Malpensa, Luca Nardiello insieme a Rocco Luciani, dirigente della Polaria di Malpensa.
Un plauso anche dall’assessorato regionale alla cultura, a fare le veci di Francesca Caruso, il presidente del consiglio comunale di Gallarate, Marco Colombo. Al taglio del nastro il direttore di Enac Monica Piccirillo e Alessandro Fidato, Chief Operating Officer e Accountable Manager di Sea.
L’esposizione itinerante, che è stata programmata presso gli aeroporti più importanti d’Italia, dislocati nelle città sedi degli undici Reparti Volo della Polizia di Stato, ha lo scopo di celebrare i primi cinquanta anni di volo della Polizia di Stato dal 1971 al 2021.
Le sedici immagini in mostra sono tratte da un libro celebrativo, pubblicato in occasione di questo anniversario, e raccontano la storia dei piloti della Polizia di Stato che possono osservare dall’alto il nostro Paese, unico al mondo per la sua bellezza.
Massimo Sestini che, nella sua lunga carriera iniziata nel 1978, ha raccontato i costumi, la politica e la società italiana ed internazionale attraverso reportage che sono stati pubblicati sulle prime pagine dei principali giornali internazionali, quali Paris Match, Time, Life, Newsweek, The New York Times, Herald Tribune, El Pais, Le Monde, Le Figaro, The Times.
Dagli anni novanta le foto aeree sono diventate parte integrante del suo lavoro, ed è nota la sua capacità di imbarcarsi con reparti speciali, sporgersi da elicotteri sostenuto da un’imbracatura e volare su ogni tipo di aeromobile militare e civile per ottenere inquadrature che svelano ciò che l’occhio umano, in genere, non riesce a cogliere.
Il fotografo, integrandosi con la quotidiana attività dei poliziotti e con la sua capacità di fermare in uno scatto profili di albe e tramonti nei posti più suggestivi ed affascinanti, ci spalanca prospettive di “paradisi” visibili solo dall’alto.
Nel corso degli anni ha così perfezionato il suo metodo fino alla ripresa perpendicolare che amplifica le dimensioni e l’impatto delle immagini. Con la visione zenitale Sestini arriva così a capovolgere le nostre percezioni visive, ribaltando cielo e terra.