L’uomo medio, figura simbolo di Silvio Monti, osserva e scruta le ultime tracce di una comunicazione morente, mentre articoli e occhielli e titoli e corsivi gli attraversano volto e pensieri.
La mostra che l’artista varesino ha inaugurato al Castello di Masnago è un messaggio di addio alla narrazione che fu, quella analogica e ingiallita, carica di inchiostro e un po’ stropicciata, custodita e sospirante nei faldoni e nei polverosi archivi, anziché in minuscoli file o in effimere icone .
Divisa in tre sezioni, Exxistere catapulta il visitatore in una riflessione sul sé e sull’altro, sulla conoscenza e sulla divulgazione, sulla riconoscibilità dell’informazione e sul tramonto di una scrittura manuale, analogica, meno omologabile e forse più umana.
Non solo pezzi di giornale, ma anche lettere scritte e mai spedite, buste aperte o malamente sigillate, figure imponenti, spaventate, ammutolite.