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Torino: In mostra “La grande stagione dell’Informale”

Al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto di Torino un’ampia rassegna sulla “Grande Stagione dell’Informale”

Con "Torino anni ‘50. La Grande stagione dell’Informale”, prosegue al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto l’indagine sull’arte locale, prendendo in esame gli anni che vanno dal secondo dopoguerra fino agli inizi degli anni ’60. Ma cosa accade in quel momento storico nello scenario del capoluogo piemontese? La crescita economica e tecnologica, lo sviluppo edilizio e dei trasporti; nascono la RAI, la 500 e la moda. In campo artistico, Torino abbraccia le tendenze internazionali e diventa uno dei centri propulsivi dell’Informale, la nuova corrente nascente che esprime un linguaggio di libera espressività soggettiva, in contrasto con l’arte del ventennio precedente e con il dibattito tra realismo e astrattismo geometrico del dopoguerra. È così che la città emerge con Milano, Roma e Venezia come importante centro di arte contemporanea. In mostra sono esposte oltre settanta opere di cinquanta artisti italiani e stranieri, tra i quali Carol Rama, Paola Levi Montalcini, Luigi Spazzapan, Umberto Mastroianni, Alberto Burri, Mario Merz, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Giuseppe Capogrossi, Karel Appel, Emilio Vedova, Sam Francis e Hans Hartung. In ambito architettonico, alcune delle più significative realizzazioni di quegli anni, come i progetti di Carlo Mollino, di Isola e Gabetti, la GAM, e le costruzioni di Italia’61, sono documentate attraverso filmati dell’epoca. Fino al 1° settembre. Orari: martedì, mercoledì e venerdì 10 -18; giovedì 10 -20; sabato, domenica e festivi 10 -19.

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