"Vi racconto la Shoah disegnata da Congdon"

Stefano Bruno Galli presenta il libro che ha dedicato all’artista americano, entrato nel campo di concentramento di Bergen-Belsen e autore di alcuni sconvolgenti ritratti: “Dopo quell’esperienza William non dipinse mai più dei volti umani”

William Congdon entrò, a bordo dell'ambulanza che guidava, nel campo di concentramento di Bergen-Belsen nel Maggio del 1945 e si trovò di fronte, da subito, all'orrore della "soluzione finale": corpi scheletrici, cadaveri accatastati, fosse comuni.

Una delle sue prime reazioni, a margine delle operazioni di soccorso, fu quella di disegnare e ritrarre tutto ciò che più lo colpiva.

Oggi Stefano Bruno Galli, assessore regionale alla cultura ma anche docente di Storie delle Dottrine Politiche e saggista, presenta un libro che raccoglie quei ricordi e quei ritratti, tratteggiati su fogli improvvisati. Dopo quell'esperienza - racconta l'autore - Congdon diventerà un pittore e disegnatore famoso in tutto il Mondo, ma deciderà di non ritrarre mai più volti umani.

Sabato 29 Gennaio, alle ore 20.30 e 22.30, trasmetteremo l'integrale colloquio tra Galli e Matteo Inzaghi. Qui trovate un'anticipazione.

 

 

 

 

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