La presenza di numerose autorità spiega da subito l’interesse dell’iniziativa, che non vuole ridursi a uno spot, né una presa di posizione isolata, ma vuole seminare bene per raccogliere meglio, con pazienza e lungimiranza, nella certezza che l’incolumità venga prima di tutto e di come la parola sicurezza non possa limitarsi ai martoriati luoghi di lavoro, ma debba invadere case, scuole e quotidianità, cominciando dai più piccoli.
Da qui la doppia efficacia del titolo del progetto avviato dall’associazione AIME e introdotto dal presidente Giuseppe Albertini, insieme al direttore Gianni Lucchina e all'esponente dell'associazione, Gabriele Ciavarrella: “FACCIAMO SICUREZZA”.
Denominazione convincente, perché il verbo fare indica una evoluzione culturale da costruire passo per passo e perché la prima persona plurale ribadisce come la prevenzione sia una meta da raggiungere tutti insieme, tenendosi per mano e guardando all’altro non come un avversario, ma come un alleato.