Busto: Città sotto assedio, 72 ore da (non) dimenticare

I fatti di Busto impongono una reazione che stringa l’intera comunità intorno a legalità e senso dello Stato

Ciò che in tanti fanno davanti a episodi vergognosi, indegni di una città e di un centro storico che si vogliono moderni, accoglienti e attrattivi, è rimuovere, cancellare, dimenticare al più presto.
E’ un’operazione emotiva e psicologica più che comprensibile, che, ne siamo certi, in questi giorni sta attraversando Busto Arsizio.
Questa volta, però, bisogna reagire.
Ben vengano le espulsioni, predisposte ed eseguite rapidamente, ma non basta: perché, come ha ben spiegato Paolo Macchi, segretario del principale sindacato di Polizia, chi difende le città dev’essere nelle condizioni di poterlo fare, senza sentirsi perennemente esposto, indebolito e, alla prima occasione, accusato.
Ne parla Matteo Inzaghi in questo breve commento, che include le dichiarazioni del dirigente di polizia e sindacalista.

Disponibile su Google Play
Disponibile su Google Play