Cairate: "Le TV lascino la via della tragedia"

Il sindaco Anna Pugliese chiede ai media di lasciare in pace via Mascheroni, dov’è stato ucciso Andrea Bossi

"Non se ne può più: un conto è il diritto di cronaca, un conto è il sensazionalismo*.
Così Anna Pugliese, sindaco di Cairate, a margine dei funerali di Andrea Bossi, il 26enne ucciso nel suo appartamento e trovato senza vita la mattina di sabato 27 gennaio.
Intervenuta a fianco del collega di Fagnano Olona Marco Baroffio e visibilmente scossa da una cerimonia che ha trasmesso chiaramente il dolore e lo choc di un'intera comunità, la prima cittadina di Cairate ha fatto un riferimento esplicito alla "tempesta mediatica" seguita al delitto, riferendosi in particolare ad alcune trasmissioni televisive di rilievo nazionale, che fin dall'avvio delle indagini "assediano" via Mascheroni, dove sorge la palazzina in cui si è consumato l'omicidio.
"Si tratta di una zona residenziale tranquilla, in cui abitano tante famiglie e diverse persone anziane che chiedono solo di tornare alla normalità. Che bisogno c'è di stazionare per giorni e giorni, con telecamere e microfoni? Non si potrebbe lasciare che la comunità tenti, per quanto possibile, di tornare alla normalità e a un minimo di quiete?".
Domande che, ancora una volta, scuotono la coscienza di chi opera nell'informazione e che riaffermano la necessità di una narrazione che non sconfini nel compiacimento.

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