Una vera e propria rivoluzione. Quella che vivranno - a partire (sembrerebbe) dal primo giugno - parrucchieri ed estetiste. Estensione degli orari di lavoro, corretta gestione degli appuntamenti (in modo che i clienti non si incrocino in entrata e in uscita dal negozio), rilevazione della febbre all’ingresso del locale, utilizzo di dispositivi di protezione individuale e soprattutto distanziamento tra le postazioni di lavoro. Ci stiamo attrezzando - dicono il parrucchiere Loris Binotto e la decoratrice di unghie Luana Molinello. Ma nulla è certo. E non sappiamo nemmeno come intervenire per rendere “più sicuro” il nostro rientro al lavoro. Basterà distanziare le poltrone? Dovremo dotarci di divisori in plexiglass?
Ad aggiungersi, anche le bollette - le tasse - le spese di gestione del locale. Che non si sono mai fermate e che rischiano di compromettere la riapertura delle attività.
Distanti ma uniti, dunque, parrucchieri ed estetiste chiedono chiarezza. Subito, per essere pronti - appena possibile - a lavorare. In tutta sicurezza.