I più assidui frequentatori della Corte dei Brut ne hanno sempre apprezzato la bellezza, l’originalità e il calore dell’accoglienza. Ma a colpire, in questi giorni che precedono la tanto agognata riapertura è il lavoro certosino sul fronte della sicurezza.
I due mesi di quarantena sono stati ben sfruttati dai padroni di casa, Ines, Rainaldo e lo staff che, all’attività di ristorazione associa quello di cooperativa sociale. Rinnovo di corte e sale, sanificazione, ripensamento degli accessi e delle distanze (oltre 2 metri tra un tavolino e l’altro).
Nell’ottica di una ripartenza che tenda una mano alle imprese di Gavirate e dintorni: "Chi è a corto di spazio, avvertono, si faccia avanti. Daremo ospitalità alle loro attività".
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I Bar di Varese. "Restiamo chiusi"
Il Teatro / Il Gestore: "Riapriamo"
Zonfrillo, Goletta di Gallarate