Un grido di aiuto che sembra estratto dallo spesso cahier de doléances. Quello che, ormai da anni, Emanuela Crivellaro si ritrova a sfogliare, delusa da promesse che si trasformano in attese perenni e da annunci destinati a rimanere sulla carta.
E così, la numero uno del Ponte del Sorriso, prende carta e penna e scrive una lettera al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, ricapitolando la lunga storia del Polo Materno Infantile, dal lontano 2005, attraverso gli Stati Generali, poi l'inaugurazione del Padiglione Michelangelo e la più recente apertura del Pronto Soccorso Pediatrico.
Una serie di tappe importanti, che confermano la volontà di completare l'Ospedale della donna e del Bambino, ma che sconta un buon numero di ritardi e di mancati interventi.
Crivellaro, nella sua lunga missiva, ne elenca alcuni: l'abbattimento del fatiscente padiglione Ottagono, la cui permanenza (come mostra la foto) imprigiona il Michelangelo, costringendo la Neuropsichiatria Infantile, ambiente per definizione delicato e bisognoso di luminosità, a vedersi letteralmente appoggiata a un edificio distante pochi centimetri.
Poi la mensa del personale, ancora oggi ridotta a un cubo prefabbricato. E ancora, l'assenza di spazi adeguati per servizi essenziali come ambulatori e sale per la formazione del personale.
"Manca - incalza Crivellaro - una hall degna di questo nome".
In chiusura, la Presidente della Onlus chiede al governatore di mettere sul piatto i fondi mancanti e di accelerare l'iter in modo che le suddette migliorie, più volte ribadite, vengano finalmente apportate. Altrimenti, chiosa, il Ponte resterà per sempre incompleto.