Ancora una volta Varese Libera ha scelto la via della disobbedienza civile per esprimere il proprio dissenso.
Questa volta, al centro della protesta, troviamo le ordinanze restrittive che hanno impedito la celebrazione della messa di Natale a mezzanotte (e anticipato le celebrazioni liturgiche di un paio d'ore).
Francesco Tomasella, portavoce del Comitato spiega così i motivi della pacifica mobilitazione, che ha portato diverse persone di fronte alle chiese del varesotto con una simbolica candela accesa: "Varese Libera non accetta l'idea che nel nostro Paese, da dieci mesi ormai, nulla ha più importanza dell'evitare in ogni modo il contagio da Covid 19 e quindi del rispetto dei DPCM dal dubbio valore costituzionale che ne sono derivati. Con essi non solo si è negato il diritto al lavoro e alle libertà fondamentali del cittadino ad un popolo intero, ma si sta cercando di trasformarne irrimediabilmente il volto stesso, colpendone anche tutte le abitudini sociali, tradizionali, persino quelle religiose".