Trent’anni fa il sogno di due fratelli, Tiziana e Gianmaria Merlotti, diventa realtà e oggi fa parte della storia di Gallarate: il Donegal Pub celebra un traguardo importante fatto di impegno, di calore, di musica, della stessa atmosfera di quei pub irlandesi di cui si erano innamorati i fondatori durante un viaggio, nel lontano 1995.
“Ci siamo detti: perché non portare un angolo d’Irlanda anche nella nostra città?”, spiega Tiziana Merlotti.
Così è nato il Donegal: un locale che ha saputo mantenere nel tempo lo spirito originario e familiare con i due fratelli Merlotti insieme alla moglie di Gianmaria, Cristina Parachini, diventando un punto di riferimento per generazioni di gallaratesi, superando crisi, pandemia e bollette quadruplicate. Il 19 aprile, giorno del trentesimo il brindisi tra amici, sabato 17 maggio “si festeggia sul serio con musica live e brindisi senza freni”, spiega Merlotti.
“Volevamo creare un pub che fosse più di un locale, una seconda casa per tanti”, spiegano. E in effetti, in questi trent’anni, il Donegal ha ospitato concerti live, cene tra amici, fiumi di birra, tifo condiviso davanti alle partite, serate di chiacchiere e brindisi.
“Oggi celebriamo tutto questo: la strada percorsa, chi ci ha accompagnato e chi continua a farlo ogni giorno”, è il messaggio dei titolari. Un racconto che non parla solo di birra e cucina, ma di appartenenza, di storie incrociate, di un luogo che è diventato uno dei simboli della città. “Abbiamo visto di tutto: i primi appuntamenti, gli addi al celibato, compleanni dimenticati, ma solo dai festeggiati, piogge di birre e qualcuno che ha ballato sui tavoli”.
“Il Donegal non è solo un pub è un pezzo di cuore” continua Merlotti, “la migliore idea folle che potessimo avere. E non abbiamo certo intenzione di smettere adesso”.