Gallarate: Commozione e tanti ricordi per dire addio a Paolo

Basilica gremita per l’ultimo saluto a Paolo Carù, titolare dello storico negozio di dischi in centro città

Basilica gremita e tanta commozione, quasi da non riuscire a pronunciare le parole, per dire “arrivederci” (“non addio”) a Paolo Carù, figura storica della città di Gallarate, riferimento per gli amanti della musica, di quella rock, blues, di quella mai conosciuta prima di un suo consiglio esperto. Salutato dagli amici del Buscadero, la rivista musicale che ha fondato lo stesso Carù, in particolare dal direttore Guido Giazzi e Francesco Caltagirone, da musicisti, collezionisti, rappresentanti delle istituzioni, dai gallaratesi che lo hanno apprezzato e stimato. “Attraverso il suo servizio ha dato un suono ai sentimenti di molti” ha detto Monsignor Riccardo Festa durante l’omelia, “ha creato legami e amicizie, e anche questo vuol dire costruire la pace”. Presente anche il maestro Luca Chiaravalli e tanti altri artisti. All’uscita del feretro, un’armonica a bocca ha intonato “la preghiera in musica più celebre al mondo, Amazing Grace” e il suono di un violino ha chiuso l’omaggio sentito a Paolo Carù.

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