A qualche giorno dalla manifestazione di sabato 12 aprile, il comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate” traccia un bilancio dell’iniziativa che ha portato in piazza due cortei uniti per la difesa della sanità pubblica e dell’ambiente.
“È stata un’iniziativa importante per ribadire due temi fondamentali per il nostro territorio: la salvaguardia della sanità pubblica e dell’ambiente”, ha dichiarato Filiberto Zago, portavoce del comitato.
Nel mirino c’è il progetto del futuro ospedale unico, che dovrebbe sorgere nell’area verde di Beata Giuliana, a Busto Arsizio, “l’ultimo lembo di terra ancora intatta” tra i comuni di Busto e Gallarate.
La partecipazione in piazza non è stata quella attesa, ma per gli organizzatori la presenza, seppur contenuta, ha comunque un valore: “Non essere in tantissimi ha dato forse alle amministrazioni l’alibi per continuare ad andare avanti come fanno da anni, senza ascoltare associazioni e cittadini. Ma noi non ci fermiamo”.
Secondo il comitato, la battaglia riguarda non solo il consumo di suolo, ma anche lo smantellamento progressivo della sanità pubblica locale. L’appello è a riportare questi temi nell’agenda politica: “Serve coinvolgere la cittadinanza e rimettere la questione sanitaria e ambientale al centro del dibattito locale”.
“Con le amministrazioni di Busto e Gallarate – conclude Zago – la strada è tutta in salita, ma la nostra voce continuerà a farsi sentire”.
Il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, a poche ore dalla manifestazione ha definito la manifestazione “un grosso flop” e ha liquidato i promotori come “le solite persone polemiche e ambientaliste che cercano visibilità politica”.