È il momento delle presentazioni. A Palazzo Broletto, infatti, è stato fissato per oggi 13 marzo, dalle 18 alle 19.45 l’incontro “Rigeneriamo il futuro di Gallarate” per informare la cittadinanza sul grande progetto Grow29 promosso dall’amministrazione comunale con il cofinanziamento di Regione Lombardia e Unione Europea.
Attesi all’evento il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il presidente della Provincia di Varese, Marco Magrini. Parteciperanno anche esperti e rappresentanti di diverse realtà del territorio, tra cui Massimiliano Serati, dean della LIUC Business School, Giuseppe Carcano, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Ismaele Rognoni, presidente del Parco del Ticino, e Mons. Riccardo Festa, prevosto di Gallarate. A moderare l’incontro sarà Cristiana Rogate, presidente di Refe – Strategie di sviluppo sostenibile.
Un progetto del valore complessivo di 18,5 milioni di euro di cui 17 milioni finanziati da fondi europei e regionali.
Tra i maggiori interventi del progetto (e i più discussi), la realizzazione di un nuovo polo scolastico tra Cajello e Cascinetta (8 milioni di euro), la riqualificazione della scuola primaria di Cascinetta (2,2 milioni di euro) che prevede la realizzazione di un fab-lab, spazi coworking e un centro ricreativo per l’infanzia, un anello ciclopedonale per collegare i due quartieri, un sottopasso pedonale nella zona Azalee di collegamento al polo scolastico.
Non mancano le critiche, in particolare sul taglio degli alberi di via Curtatone, che ha suscitato lunghe proteste e manifestazioni da parte di cittadini e associazioni ambientaliste. Il comitato “Salviamo gli alberi” ha diffuso una nota in cui denuncia la mancanza di un percorso partecipativo e lanciando l'accusa: " l’incontro del 13 marzo sarà l’ennesima farsa di questa Amministrazione" che ha abbattuto un bosco in nome della rigenerazione urbana finanziata con fondi pubblici europei. Anche il futuro della scuola elementare di Cajello resta incerto: al momento non esistono piani concreti per la sua destinazione dopo la costruzione del nuovo polo scolastico. Un altro nodo irrisolto riguarda la struttura di via Liberazione, che sarà dismessa, ma per cui ancora non è stata definita una nuova funzione.