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Gazzada: Monsignor Delpini entra nei Lions

I Lions Varese Insubria accolgono un socio onorario d’eccezione: l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini

Una serata speciale, che resterà indubbiamente negli annali dei Lions.
In particolare, del club Varese Insubria, che da venerdì sera vanta un socio onorario davvero speciale: Monsignor Mario Delpini.

Introdotto a Villa Cagnola da Alen Caiola (presidente di Circoscrizione, nonché "padrino-presentatore del prestigioso ospite) e accolto dall'attuale presidente del club Gianni Cunati, l'Arcivescovo di Milano ha vissuto la tradizionale "spillatura" per mano del governatore Anna Maria Peronese, a fianco del past governatore e neo coordinatore del Global Extension Team Danilo Guerini Rocco.
Nel suo saluto ai presenti, Monsignor Delpini ha riaffermato il valore del "service", concetto cardine dell'attività lionistica, per poi indicare tre missioni irrinunciabili su cui impegnarsi.

La prima: rendere abitabile la Terra. Missione che, sottolinea l'Arcivescovo, spesso viene ridotta alla sola questione ecologica, senza concentrarsi adeguatamente sulle principali sconfitte dell'umanità: violenza, sopraffazione, guerra. "Preservare l'ambiente è fondamentale - precisa - ma che senso ha coltivare un bel giardino, se poi lo si bombarda?".

La seconda: rendere desiderabile la Vita. E qui Delpini fa riferimento espressamente alla responsabilità di coloro che scandiscono la quotidianità lamentandosi, protestando, esprimendo continuamente rabbia e insoddisfazione. "Che interesse avranno i giovani a diventare adulti, se gli adulti trasmettono un'idea così drammatica dell'età matura?".

Infine, rendere praticabile il riposo. "C'è tanta stanchezza, chiosa Monsignor Mario, conduciamo una vita trafelata e logorante, vivendo il tempo come una prigione insopportabile: occorre ritrovare il valore dello stacco e riconquistare i momenti dedicati a noi stessi".

Parole semplici ma dense di significato, pronunciate da chi, fin dal proprio insediamento, sa esprimere con pacata dolcezza concetti dirimenti, capaci di scuotere nel profondo una coscienza collettiva che, altrimenti, rischia di intorpidirsi.
Matteo Inzaghi

In allegato, il momento clou della cerimonia.

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