Giulia, l'altra guerra

La giovane gallaratese, affetta dalla malattia di Lyme, ha iniziato un percorso di cura in una clinica specializzata in Polonia, poiché le medicine e i macchinari di cui ha bisogno non sono disponibili in Italia. Purtroppo, però, la Guerra in Ucraina sta rendendo più difficili e pericolosi i suoi viaggi: “Per me” – dice – “è fondamentale sottopormi ai trattamenti in modo continuativo e costante”

Ci mancava anche al guerra a rendere più difficile il percorso verso la guarigione di Giulia Gatti, la giovane gallaratese affetta dalla Malattia di Lyme, un'infezione trasmessa dalle zecche e che molto probabilmente Giulia ha contratto durante la sua infanzia (per conosce nei dettagli la storia di Giulia, clicca qui

 

Da settembre scorso, Giulia ha iniziato un percorso di cura in una clinica specializzata in Polonia, poiché le medicine e i trattamenti di cui ha bisogno non sono disponibili in Italia. Un percorso lungo e costoso, che poco prima di Natale aveva iniziato a dare qualche beneficio.  Le cistiti frequenti e i rush cutanei erano praticamente spariti.  Poi, è arrivato il Covid: Giulia si è ammalata, il suo sistema immunitario si è indebolito e la malattia è tornata ad avere il sopravvento.

 

Ora, la Guerra. Recarsi in Polonia diventa sempre più difficile e meno sicuro." Sto cercando di organizzare dei viaggi lampo, ma questo - per un corpo debilitato come il mio - è davvero faticoso", spiega Giulia.

 

Giulia - ancora una volta - lancia un appello ai nostri microfoni: è alla ricerca di un centro medico capace di curarla, qui in Italia. Il suo sogno è quello di poter tornare ad avere una vita normale. 

 

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