Glocal, un festival da moltiplicare

Dal 12 al 14 Novembre le nuove frontiere del giornalismo e dell’informazione multimediale tornano al centro del dibattito varesino, grazie a un appuntamento ormai collaudato, che quest’anno dovrà rinunciare agli incontri in presenza, ma non allo spesso di argomenti e relatori. Inzaghi: “E se alla logica dell’evento ne sommassimo una seriale?”

Umiltà e cronaca. Queste, secondo Alessandro Galimberti, le parole d’ordine che devono guidare il giornalismo in epoca covid: non solo, naturalmente. Ma, in particolare, in questo momento così difficile, drammatico, che mette a dura prova tutti, compreso chi, come noi, ha il compito di raccontare la pandemia da diverse angolazioni.

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti interviene così nella presentazione  ufficiale di Glocal, il festival del giornalismo in programma dal 12 al 14 Novembre, con una quindicina di incontri e oltre 60 relatori.

Compresi alcuni colleghi che se la sono vista brutta, diventando, loro malgrado, degli inviati di "guerra", dei corrispondenti dal covid, perché si sono ammalati, sono guariti e oggi possono raccontare, a ragion veduta, la terribile esperienza.

Cuore pulsante dell'iniziativa, la logica del confronto. Per questo, nel suo editoriale di oggi, Matteo Inzaghi propone di affiancare, all'ormai collaudato appuntamento autunnale, una versione di Glocal disseminata lungo l'inter anno: breve, dinamica, seriale.

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