Prima il trasloco del mercato, poi l’avvio dei lavori. Le transenne, i cantieri, i percorsi obbligati, le abitudini sconvolte.
Per carità, le opere devono essere fatte, ma la parola d’ordine per chi abita e lavora in zona, dev’essere preavviso.
Peccato che, stando alle testimonianze raccolta stamani in loco, di comunicazioni ne siano arrivate poche, anzi pochissime.