Promuovere la legalità non significa solo combattere il crimine. Vuol dire rifiutare e denunciare qualunque compromesso che sfiori o rientri nella logica mafiosa.
Parte da qui il convegno dedicato al riutilizzo dei beni sequestrati alle organizzazioni criminali, promosso a Busto Arsizio dal Centro di Promozione della Legalità, punto di riferimento territoriale che vede nel Liceo Crespi, guidato nell’indomita Cristina Boracchi, il proprio motore educativo e organizzativo e nell’attivista Massimo Brugnone uno dei suoi principali interpreti.
Se è vero che restituire alla comunità un immobile confiscato alla mafia non è solo utile, ma anche significativo sul fronte culturale, spiega il sindaco Emanuele Antonelli, è altrettanto vero che la gestione della partita presenta diverse criticità.
Per questo l’Agenzia Nazionale preposta all’assegnazione e al controllo dei beni, rappresentata ai Molini Marzoli da Roberto Bellasio, riveste un ruolo delicato e cruciale.