Incidenti mortali, Redaelli: "Maledetta distrazione"

Il presidente di ACI snocciola dati preoccupanti su schianti, sinistri e pedoni travolti in provincia di Varese. A fare la differenza in negativo, la guida sovrappensiero, per colpa di telefonate, messaggi o discussioni animate. E le strisce pedonali? “Chi attraversa non ha sempre ragione”

Il 60% degli incidenti mortali non è responsabilità della vittima.

Un dato sconcertante, che ACI collega alle 357 tragedie stradali registrate l’anno scorso in Lombardia: più di 33 mila incidenti in tutto, oltre 2 mila dei quali in provincia di Varese. 

Causa più ricorrente, la distrazione, seguita da mancato rispetto della segnaletica e, infine, eccesso di velocità.

Per quanto riguarda i pedoni investiti sulle strisce, nel 60% dei casi la colpa è dell’investitore, ma in un altro 25 c’è la corresponsabilità di chi attraversa.

Riferimento, poi, alla questione monopattini, utili e pratici quanto veloci e, potenzialmente, assai pericolosi.

Ne parliamo col presidente di ACI Varese Giuseppe Redaelli, il quale dà inizio a una campagna di sensibilizzazione e segnalazione, caratterizzata dall'hashtag #prevedereperprevenire

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