Il canovaccio non è cambiato. Anzi, se possibile, si è ulteriormente complicato.
Perché le speranze di chi, a Lissago, sperava di poter evitare la costruzione dei campi da paddle e di un bar nell'area verde di via Salvini, si sono infrante, nei giorni scorsi, contro l'evidenza dei fatti: i mezzi in transito, gli operai all'opera, le gettate di cemento e l'avvio del cantiere (per maggiori dettagli sul primo giorno di lavori e sulla segnalazione ai vigili, clicca qui).
E così, a poche settimane dalla prima, plateale protesta (per rivedere lo speciale di Rete55 clicca qui), diversi residenti sono tornati all'attacco, preoccupati dall'impatto ambientale che i lavori, ma anche la struttura sportiva al centro dell'intervento, provocheranno.
Per ascoltare la replica di uno degli investitori, Fausto Cereti, clicca qui.