Luino: Borsellino: "La mafia cambia volto, non scompare"

“Fino all’ultimo giorno della mia vita”, incontro a Luino con il fratello del giudice Paolo Borsellino

La lotta alla mafia non si ferma: la ricerca della verità è il motore che spinge chi ha a cuore la giustizia.
Palazzo Verbania ha ospitato un incontro straordinario con Salvatore Borsellino, fratello del magistrato assassinato dalla mafia a Palermo insieme alla propria scorta il 19 luglio 1992, a pochi mesi di distanza dalla strage di Capaci in cui rimase ucciso Giovanni Falcone.
L'incontro, intitolato “Fino all’ultimo giorno della mia vita”, organizzato dall’associazione Su la Testa APS e Uciim Varese, con il patrocinio del Comune di Luino, è stato presentato dalla giornalista di VareseNews, Ilaria Notari.
Salvatore Borsellino, fondatore del movimento delle “Agende Rosse”, ha condiviso la sua toccante testimonianza alla presenza di istituzioni locali, forze dell'ordine e rappresentanti del Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Dal suo intervento, che racchiude tutta una vita dedicata alla lotta alla criminalità organizzata e alla coraggiosa denuncia delle collusioni tra mafia, politica e poteri occulti, emerge non solo la rabbia per le verità mai svelate sulla strage, di cui l’agenda rossa di Paolo, scomparsa dopo l’attentato, è diventata il simbolo, ma anche la speranza riposta nelle nuove generazioni alle quali trasmette lo stesso spirito di resilienza e impegno che animava il fratello, invitando tutti a non arrendersi di fronte alle sfide.