Palestre in bilico. "Sforzo massimo, zero guadagni"

Lo storico centro sportivo di Gazzada è, come tante altre imprese del settore, assediato da controlli sempre più rigidi, incertezza totale, investimenti costosi e introiti ridotti al lumicino. Claudio Valente: “Perché accanirsi sull’intera categoria? Bisogna punire solo chi sgarra”

I cartelli spiccano ovunque: all’ingresso, negli spogliatoi e in ogni angolo della palestra.

"La mascherina è obbligatoria": chi non la indossa verrà cacciato e vedrà sospeso per almeno un mese il proprio abbonamento. A questo si aggiungono sanificazioni continue, divisori in plexiglas, distributori di disinfettante, attrezzi inutilizzabili perché troppo vicini agli altri e, naturalmente, chiusura ermetica dell’area benessere, veicolo di facile contagio.

Sono solo alcune delle tante misure drastiche che il Club Azzurro ha imposto in questi mesi. 

Matteo Inzaghi ne ha parlato con Claudio Valente, titolare dello storico Centro Sportivo di Gazzada, alle prese, come tante altre realtà del settore, con un clima di incertezza senza precedenti, gli effetti devastanti del lockdown primaverile e il giro di vite nei controlli di questi giorni, che rendono la categoria "osservata speciale".

Nel servizio, le immagini e l'intervista.

Disponibile su Google Play
Disponibile su Google Play