"Vicinanza e piena solidarietà al popolo ucraino".
Parole del sindaco di Varese Davide Galimberti, in visita questa mattina presso la comunità ortodossa del capoluogo.
Con il primo cittadino c'erano la vicesindaca Ivana Perusin e l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari.
Per Varese quella ucraina è una realtà numerosa e ben radicata da molti anni, che vive giorni di angoscia e di forte preoccupazione per la sorte di parenti e amici in fuga da Kiev e da altre città colpite dalle violenze.
Per questo il capoluogo è pronto a fare la sua parte, assicura il sindaco.
"Siamo al lavoro per organizzare il sistema d’accoglienza e dare cosi supporto ai profughi, tra cui molte donne e bambini, in fuga dalla guerra".
Disponibilità analoghe si levano dalla città di Busto Arsizio. Lo conferma l'assessore Paola Reguzzoni: "Pronti ad accogliere 30 profughi".
Al momento, raccontano le cronache, sarebbero oltre mezzo milione gli ucraini un fuga, costretti a raggiungere i valichi attraverso lunghe marce, o decine di ore in auto. In alcuni tratti si registrano 50 km di coda.