A più di un anno dall’entrata in vigore del cosiddetto CODICE ROSSO, la Legge che prevede misure specifiche a tutela delle donne e dei minori che subiscono violenza, sono più di mille le indagini aperte in Italia per revenge porn, il reato che punisce la "diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti".
L’obiettivo è la pubblica umiliazione della vittima. Talvolta il revenge porn può avere anche lo scopo di ricatto o di estorsione. “Non lasciate materiale compromettente in mano a nessuno, non inviatelo tramite computer o telefoni, perchè in qualsiasi momento potrebbe essere utilizzato contro di voi”, afferma Angela De Santis, Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Varese.
Un appello rivolto alle donne di tutte le età e in modo particolare alle mamme, che possono aiutare le loro figlie a non cadere in questi tranelli.