Disservizi da risolvere, salute aziendale da accertare, piazzole da gestire meglio, trasparenza da garantire.
La levata di scudi contro il nuovo corso della raccolta rifiuti continua a destare proteste e preoccupazione nei tre Comuni che hanno scelto di lasciare Coinger e aderire a SIECO, cioè Carnago, Gazzada e Brunello.
Per esprimere nuovamente le ragioni del dissenso, le minoranze dei rispettivi consigli si incontrano in un punto tutt’altro che casuale: a due passi dalla piazzola carnaghese, della quale Elena Castiglioni critica le aperture tardive e gli spazi angusti, difetti già attribuiti all’area di Schianno.
Un passo avanti, insiste Stefano Frattini, sarebbe una condivisione delle piazzole, per dare all’utenza più opzioni e più elasticità.
Ma nel mirino delle opposizioni, sottolinea Giuseppe Ghiringhelli, c’è anche la solidità aziendale, vista "la marcata differenza tra Coinger e Sieco".
Insomma, l’auspicio è che le criticità vengano risolte, ma nel frattempo i contestatori sono pronti a fare baccano, come confermato da Alfonso Minonzio: "Ci rivolgeremo a ANAC, Authority della Concorrenza e Corte dei Conti".