Rozzano: Boxe, educazione e fede contro la violenza

Un progetto per combattere la violenza attraverso lo sport e i valori della nobile arte, mercoledì a Rozzano

Mercoledì 29 gennaio, alle ore 20:45, il Teatro dell’Oratorio Sant’Angelo di Rozzano (Viale Romagna, 46) ospiterà un evento dal titolo “Un Gancio da Dio: boxe, educazione, fede”, organizzato dalla Pastorale Giovanile di Rozzano, voluto fortemente dal Movimento dei Colpitori. Un progetto che coniuga sport, spiritualità e impegno sociale e che mette al centro la nobile arte della boxe, utilizzata come strumento per educare ai valori e combattere fenomeni come bullismo, razzismo, violenza e mafia. L’iniziativa del Movimento dei Colpitori, che ha trovato la sua prima casa nella palestra Thunder Top Team di Gallarate (sede della Pugilistica Gallaratese, ha come obiettivo quello di trasmettere ai giovani l’importanza della disciplina, del rispetto e del superamento dei propri limiti attraverso la boxe. A Rozzano, questa visione prenderà forma in una serata ricca di interventi e testimonianze.
Il programma della serata prevede saluti istituzionali da parte di Maria Laura Guido (vice sindaco di Rozzano), Federica Picchi (sottosegretario Sport e Giovani – Regione Lombardia) e don Roberto Soffientini (parroco di Rozzano).
Seguiranno gli interventi di:
• Don Luca Meacci, assistente ecclesiastico nazionale CSI;
• Mario Furlan, presidente dei City Angels;
• Dome Bulfaro, fondatore del Movimento dei Colpitori;
• Luca Messi, ex campione di pugilato;
• Antonella Minieri, primo arbitro donna di boxe in Italia;
Diversi i rappresentanti del mondo sportivo, legale e associativo.
Saranno presenti anche special guest come Vincenzo Gigliotti, ex campione italiano e allenatore di boxe, e Jonathan Kogasso, campione italiano dei pesi massimi.
La serata si concluderà con gli interventi di Antonio Guerra, ex campione e allenatore del Club Pugilistico Rozzano, e don Luigi Scarlino della Pastorale Giovanile di Rozzano. A moderare l’evento sarà Claudio Arrigoni, giornalista sportivo del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport. Il progetto del Movimento dei Colpitori si conferma una realtà in espansione, capace di utilizzare la boxe come veicolo educativo, contribuendo alla crescita umana e sociale di chi la pratica.

Dal Manifesto dei Colpitori
“Siamo colpitori
siamo pugili
siamo poeti
siamo artisti
siamo docenti
siamo discenti
siamo pedagoghi
siamo umani.

Siamo Dome “Keating” Bulfaro e Federica Guglielmini scrittori di questo Manifesto

e i firmatari

Renato “chirurgo” De Donato
Riccardo Mauri
Mario Ireneo Sturla”

Qui il primo evento dei Colpitori a Gallarate

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