RSA, vaccinare i parenti per spezzare la solitudine

L’appello di UNEBA: “Le strutture covid free possono contribuire alla causa, trattando almeno un parente per ogni ospite. Grazie alla legge regionale del 17/3 possiamo mettere a disposizione le nostre 400 strutture lombarde”

Anche le RSA lombarde entrano di diritto nell'elenco dei centri vaccinali.

Lo annuncia UNEBA, l'ente che, sul territorio regionale, riunisce oltre 400 enti, molti dei quali sono strutture per anziani e per disabili.

Grazie alla delibera XI/4433 del 17 Marzo, il consiglio regionale ha approvato il Protocollo d'Intesa tra Palazzo Lombardia e 9 associazioni di categoria che rappresentano gli erogatori privati di servizi alla persona. Tra questi, appunto, l'UNEBA, che auspica di poter dare via quanto prima al nuovo corso, con due obiettivi.

Primo, velocizzare il sistema vaccinale, decongestionando i centri ospedalieri e gli hub sul territorio, supportando il personale medico e infermieristico coi propri operatori e portando la campagna, in maniera capillare, anziché nei luoghi più isolati e impervi.

Secondo, spezzare una volta per tutte la solitudine che affligge gli ospiti delle RSA, che da oltre un anno vivono lontani dai propri affetti, i quali possono far sentire la propria presenza solo in videochiamata, o nelle cosiddette stanze degli abbracci, con tanto di pannelli, porte di sicurezza e guanti in lattice.

"Le strutture che hanno completato le vaccinazioni interne - precisa UNEBA - sono di fatto covid free. Pertanto, se potessimo vaccinare anche solo un parente per ogni ospite, daremmo un serio contributo alla gestione della campagna e agevoleremmo la riapertura delle strutture in sicurezza".

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