Varese, Busto Arsizio, Cantello, Luino, Laveno Mombello, Solbiate Arno, Castronno, Malnate, Fagnano Olona, Marchirolo, Lavena Ponte Tresa, Brenta, Monvalle. E poi Induno Olona, Bisuschio, Sesto Calende.
Sono alcuni dei tanti paesi che sabato mattina hanno visto comparire striscioni con la scritta "Natale coi tuoi, Libertà come la vuoi. Basta covid regime". Firmato, Varese Libera.
Artefice della mobilitazione, ancora una volta, Francesco Tomasella, che anziché concentrare in un'unica piazza l'iniziativa, come fatto in diverse occasioni, ha chiesto a chiunque volesse aderire di colorare di scritte, energia e "resistenza passiva" la propria comunità.
Mentre il governo nazionale e la Regione si interrogano sulla tinta da attribuire alla Lombardia (da domani ufficialmente arancione), il Comitato che da alcune settimane organizza una serie di manifestazioni che prendono a bersaglio la "dittatura sanitaria" e una politica accusata di mettere in ginocchio imprese e attività, prosegue così nel segno della protesta.
A Busto Arsizio, però, scoppia la polemica. Le scritte di alcuni manifestanti hanno infatti imbrattato il muro esterno della Chiesa della Madonna in Prato. Furibondo il sindaco Emanuele Antonelli: "Risaliremo ai responsabili e faremo in modo che siano loro a pagare i lavori di ripulitura". Pronta la replica a distanza di Tomasella, che prende le distanze dagli artefici dell'atto: "Ci dissociamo da quel gesto: Varese Libera invoca libertà, non vandalismo"
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