“Nessuna “zona 30” in stile Bologna”. A chiarirlo è direttamente il Comandante della Polizia Locale Andrea Sacco, in risposta ad alcune interpretazioni errate riguardo all’ordinanza n. 16 del 24 marzo 2025.
“L’ordinanza non istituisce alcuna zona con limite a 30 km/h – precisa Sacco – ma si riferisce esclusivamente a tratti in prossimità di attraversamenti pedonali rialzati e dossi rallenta traffico», già presenti o in fase di realizzazione sul territorio comunale. Dunque, niente zona a velocità limitata estesa, come avvenuto nel capoluogo emiliano, con cui – sottolinea Sacco – «non è paragonabile quanto disposto dal Comune di Somma Lombardo».
Nel testo dell’ordinanza si legge infatti che, per tutelare i pedoni, l’amministrazione ha richiesto agli uffici competenti interventi mirati, specificando: “adottando il limite di velocità massimo di 30 km/h nei pressi degli stessi [dossi e attraversamenti pedonali]”. Una misura già attuata in diversi quartieri e ritenuta necessaria per garantire la sicurezza stradale.
Il provvedimento ha anche un valore riassuntivo: revoca tutte le precedenti disposizioni discordanti, uniformando i criteri finora adottati in modo frammentario.
Sacco ha inoltre confermato che l’ordinanza potrà essere integrata in futuro, in risposta a eventuali richieste da parte dei cittadini per nuovi interventi. A tal proposito, ha aperto alla discussione in Consiglio Comunale, citando anche le interrogazioni presentate dai gruppi “Noi per Somma”, “Lega” e “Somma Sì”.
Anche il sindaco Stefano Bellaria è intervenuto, chiarendo che la situazione di Somma Lombardo non può essere paragonata a quella di Bologna, città dove ha vissuto per quattro anni: «Abbiamo agito per promuovere una mobilità sicura e sostenibile, raccogliendo le istanze dei cittadini durante le assemblee di quartiere. Ringrazio la Polizia Locale per la sua costante disponibilità su questi temi».
