Un'altra testimonianza di passione, speranza, coraggio, competenza e umanità in arrivo dalla ASST Valle Olona.
Sonia Manzetti, infermiera di 55 anni, operativa nel Centro Psicosociale di Somma Lombardo, ha chiesto di essere trasferita al reparto Covid dell'ospedale di Busto Arsizio dal 23 Marzo (apice dell'emergenza Covid) alla fine di Maggio.
Una scelta che la donna, residente a Gallarate, madre di due figli e nonna di una magnifica bimba, spiega in una lettera incisiva e toccante, in cui si sofferma sui motivi che l'hanno spinta portata, da volontaria, a scegliere la prima linea.
La notte - ricorda Sonia - non riuscivo a dormire: pensavo continuamente alle persone che stavano morendo, soffrendo e lottando. E mi chiedevo: cosa posso fare io? L'infermiera decide così di "entrare a far parte dell’esercito per combattere questa guerra, al fianco dei miei colleghi che già stanno operando sul fronte, nel mio piccolo devo e voglio aiutare: nonostante la paura del contagio, la paura di non poter più vedere i miei cari, il dissenso di chi non mi può capire".
Finita l'esperienza, restano i ricordi. Quelli che hanno cementato il valore dell'esperienza.
Non dimenticherò mai - conclude - il novantatreenne che cerca di accarezzarmi il viso celato da una maschera e una rigida visiera. La signora affetta da un ritardo cognitivo, all’ingresso agitata, spaventata e incontenibile che mi prende un braccio con forza per accarezzarlo e sorridendo mi manda baci. Il paziente grave e consapevole che dice:” Io non mollo grazie a voi”, pochi giorni dopo muore. Il vecchietto sordo che mi urla:” sei la mia gioia!”. Il paziente dimesso che uscendo dal reparto piangendo dichiara: “Mi mancate già!”.
Sonia, commenta il direttore Sociosanitario di ASST Marino Dell'Acqua - rappresenta appieno quella schiera di professionisti che ci inorgogliscono per la capacità di sapere, di fare e, soprattutto, di essere".